Il gatto dall’antico Egitto ai giorni nostri, compagno di vita e simbolo di indipendenza, flessibilità e curiosità!

Il gatto è uno degli animali domestici più amati e più presenti nelle nostre case. Ma è anche un animale ambivalente, perché da una parte è elegante, sinuoso, dall’altra è misterioso e astuto. Si dice sempre che il gatto domestico resterà sempre indipendente, eppure è capace di farci intenerire con le sue fusa. Ha sempre accompagnato l’uomo nella storia, cambiando volto nel corso dei secoli. Molti lo identificano come un intermediario fra il nostro mondo e quello sovrannaturale, dandogli poteri mistici ed esoterici. Qual è il vero significato simbolico?

Il gatto nella storia

La civiltà che più diede importanza al gatto è quella egizia: era considerato la manifestazione terrena della dea Bastet, rappresentata col corpo di donna e, appunto, testa di gatto; Bastet era la dea della fertilità della sessualità e in generale delle gioie terrene, come la musica e la danza.

Per un periodo venne venerato anche nell’antica Roma, finché il popolo cristiano non lo trasformò in un essere negativo, associandolo al demonio. Successivamente esso divenne l’accompagnatore delle streghe e da lì, fino a noi, viene la cattiva fama del gatto nero.

Come si può vedere anche nella storia il gatto mantiene la sua ambivalenza.

Il mondo del sovrannaturale

Quest’animale viene strettamente collegato al mondo spirituale ed esoterico: è il lunare, il femminile, il misterioso, lo yin. Le grandi abilità del gatto dipendono dai suoi sensi, infatti il suo udito superfino, il suo olfatto molto sviluppato e, soprattutto, la capacità di vedere al buio rimandano a una capacità di vedere e sentire oltre, fino al mondo tenebroso dell’inconscio o al mondo ultraterreno.

Per questo, come abbiamo visto, in passato e nel folklore popolare è considerato un essere soprannaturale, in grado di vedere gli spiriti o l’aura delle persone.

Come animale guida

Sia negli studi totemici che nel linguaggio dei sogni, l’animale-guida gatto è caratterizzato da uno spirito fiero e indipendente, ma anche curioso e con capacità di osservazione.

Quest’animale è collegato al desiderio di libertà, alla voglia di esplorare senza doversi preoccupare di altro: infatti il gatto trova sempre il modo di uscire di casa quando nessuno lo guarda, oppure gira furtivo fra le case e le strade delle città.

Il gatto è anche simbolo di flessibilità e adattabilità, sia fisica che spirituale. Essere sinuoso è la sua caratteristica principale, che diventa anche metafora di un carattere che sa gestirsi in diverse situazioni e attua una forte resilienza negli affari della vita.

Ma il gatto è anche portatore di silenzio, meditazione, segreti, quindi un ottimo compagno nei momenti di difficoltà, perché solo attraverso il silenzio e la concentrazione si può trovare il proprio centro e conoscersi meglio.

Regalare il simbolo del gatto

La nostra società è piena di merchandising sul gatto: troviamo qualsiasi oggetto a forma di gatto e non c’è accessorio o capo d’abbigliamento che non abbia un disegno o una stampa di questo animale. Questo perché, insieme al cane, è l’animale domestico più diffuso nelle nostre case. Se in passato era un animale utile, poiché teneva lontani i topi e altri piccoli animali, ora lo si tiene in casa perché dona calore, fa compagnia e rallegra con le sue fusa.

Ma come abbiamo visto è molto di più, racchiude dentro di sé molti simboli importanti: regalare un gatto, allora, significa anche augurare alla persona di essere libera, fiera, indipendente, curiosa e flessibile.
Per questo motivo è un soggetto che si adatta molto bene anche alle bomboniere, sia per un matrimonio, sia per battesimi, comunioni o cresime.

Il brand Cuorematto propone il gatto in versione di piccolo orologio o magnete in legno, oppure nella sinuosa versione simply white come porta anelli: uno splendido messaggio da regalare a tutti i vostri cari.